La Veglia dei Giovani, giunta alla 7ma edizione, si è svolta in Cattedrale a Padova lunedì 21 novembre 2022, alle 20.30.
Durante la serata abbiamo dato il via ufficiale alle iscrizioni alla proposta diocesana della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona (https://www.giovanipadova.it/gmg/) e abbiamo vissuto per la prima volta la tappa della “professione di fede” di alcuni giovani nell’ambito del “percorso simbolo” (https://www.giovanipadova.it/simbolo/).

Alcuni passaggi della riflessione del Vescovo Claudio:

La notte è uno stato del cuore: Nicodemo non ha trovato ancora luce nella sua vita anche se è una bravissima persona con una posizione (è un capo) e una preparazione (regge il dialogo con Gesù con dignità). Che senso ha la sua vita, perché è al mondo? -sembra chiedersi.

E per te… che ore sono della notte?

(…)

Durante questa notte va da Gesù e parla a Gesù: un privilegio, un onore, una occasione.
Intesse un dialogo, ascolta la sua Parola, si fa interrogare dalla sua Parola, trova il Signore pronto a stare con lui, nonostante sia notte. Stupore, confusione, intuisce che gli viene proposto un cambiamento che può riorientare la sua vita, ma non riesce ancora a capire bene cosa e come.
Gesù insinua a lui e in noi un dubbio: sicuro di aver capito tutto di Dio e della vita?

Il punto cruciale del dialogo è l’espressione di Gesù: rinascere dall’alto!
“Se nascessi un’altra volta”, a volte diciamo, ma è solo un modo di dire, una iperbole. Lo sappiamo che è impossibile!
Che cosa vuol dire rinascere dall’alto?
“Come è possibile”, sembra dire Nicodemo; e forse anche noi. Ma forse noi aggiungiamo: che senso ha?
“In verità, dice Gesù, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel Regno di Dio”.
Questa richiesta di Gesù è sempre valida, da duemila anni. Era valida per i nostri genitori e i nostri nonni ma per voi è vitale. Molti pensieri e molte conoscenze, molti leader e personaggi, molti stili di vita e contesti culturali non contemplano una visione di Dio e vivono, abbastanza serenamente, nella propria solitudine spirituale. Un tempo, fino a ieri, era automatico il riferimento a Dio; oggi è automatico il distanziamento da Dio.
Allora prendiamo su serio la Parola di Gesù: occorre rinascere, ritessere la nostra identità e le nostre membra interiori. Tutto di noi è chiamato a rinascere dall’alto, dall’amore di Dio. Dall’amore che Dio ha avuto per noi. Rinascere dall’amore, dall’amore del Padre di cui Gesù è testimone e segno. Di questo amore Gesù ci nutre, ci disseta riversandone come acqua nel nostro cuore.

Rinascere dall’alto significa ri-orientare la vita, ripartire, ricominciare, rimettere a zero il sistema e riaccendere i motori. Come?, chiede Nicodemo. E Gesù apre a Nicodemo con confidenza e tenerezza il cuore stesso di Dio, di un Dio Padre la cui volontà è che nulla vada perduto ma tutto e tutti si salvi nel suo nome.

(…)

Questo è l’essenziale per il cristiano, saper amare come Cristo. Amare è il dono più grande, e lo riceviamo quando facciamo spazio al Signore nella preghiera, quando accogliamo la sua Presenza nella sua Parola che ci trasforma e nella rivoluzionaria umiltà del suo Pane spezzato”.
Rinascere dall’alto, dall’amore di Dio per tutti e sempre: è vita pasquale, è vita nuova!
Incamminiamoci su questa vita nuova;
incamminiamoci sapendo che man mano che avanziamo ci sembrerà di avere ancora più strada da percorrere;
incamminiamoci facendo qualche passo concreto;
incamminiamoci in compagnia di altri e dando la mano ad altri che vogliono seguire la stessa strada di Gesù per aiutarli e per farci aiutare;
cerchiamo un compagno o una compagna della vita che ci sostengano sulla strada dell’amore di Gesù;
rendiamoci disponibili a rispondere generosamente alla vocazione che il Signore ci ha riservato proprio per esprimere la vita nuova dell’amore;
cerchiamo una professione dove annunciare l’amore;
curiamo e alimentiamo pensieri, sentimenti e gesti di pace, di giustizia, di fratellanza, di verità.

“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va”: non c’è una regola da seguire, non ci sono comandamenti da osservare: c’è spirito di libertà. L’amore nasce dalla libertà ed è la sua impronta.