testimonianza-giovani-cervarese

Mariachiara, Viviana, Maria Giulia, Irene, Mariasole e Beatrice sono 6 giovani dell’Unità Pastorale di Cervarese S. Croce, Fossona e Montemerlo che, insieme ad altre 2 giovani, hanno deciso di accogliere l’invito di Papa Francesco: incontrare i giovani di tutta Italia a Roma l’11 e il 12 agosto per la Giornata della Gioventù.

Queste nostre ragazze, cariche dell’esperienze del Sinodo dei Giovani, vissuto a Padova nell’ultimo anno, hanno deciso di raggiungere Roma con un pellegrinaggio lungo la via Francigena, partendo da Viterbo il 5 agosto.

La testimonianza di Mariasole:

È nella nostra debolezza che si manifesta la Sua forza, nelle nostre mancanze che dovremmo cercare la Sua luce, nelle nostre insicurezze che Lui ci ricorda le nostre capacità.

Questo è parte di ciò che abbiamo imparato nel corso della nostra avventura! Partenza in treno da Padova: domenica 05 agosto… Partenza a piedi, da Viterbo: lunedì 6 agosto con destinazione Roma.

Più di 100 chilometri di sole, sorrisi, fatica, canti, stanchezza, borracce mai abbastanza piene, zaini sempre troppo pesanti, labbra secche, piedi doloranti, mani gonfie ma cuori leggeri, e la ricchezza che portiamo dentro è impagabile: gli incontri, le gioie condivise, il cammino reso strada, i cuori colmi, la Luce. Fino a Piazza San Pietro. Arrivarci è stata una soddisfazione immensa, inquantificabile: sventolare la “nostra” bandiera (con le firme delle persone incontrate nelle nostre comunità) sotto quel cielo, in quel momento, ha dato un senso a tutto il percorso fatto fino ad allora.

Eravamo 70mila giovani riuniti lì, sotto il sole e un cielo di un blu infinito, 70mila cuori, volti, sorrisi, esperienze, 70mila colori, 70mila menti pensanti, da ogni angolo d’Italia: 70mila accenti, profumi, musiche, vite differenti. Eppure, mentre cantavamo, ballavamo, ridevamo, condividevamo il cibo, alzavamo gli occhi al cielo e aspettavamo il passaggio del Papa, eravamo UN solo cuore che batteva all’impazzata, UN solo spirito, UN solo sorriso, UN solo corpo.

Tantissimi, coloratissimi, colmi di gioia, uniti nella Tua fede, sotto la Tua Luce. Papa Francesco ha iniziato la veglia al Circo Massimo parlando di sogni. “Siate maestri dei vostri sogni. I sogni mantengono lo sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, anche nella nostra quotidianità. I sogni grandi svegliano, rendono vivi.” Essere lì, e poi la domenica riuniti per la Santa Messa in Piazza San Pietro, è stata un’emozione unica ed irripetibile. La Luce era dappertutto, nei nostri occhi e nei nostri cuori, sulle nostre teste e attorno a noi, in ogni volto, in ogni passo. Questo è il lato più bello dell’Amore: quando c’è ed è vero, non si può nascondere. Erutta, esplode, riempie, coinvolge.

Come ha detto il Papa, dobbiamo rischiare. Farlo nostro quell’Amore, uscire di casa, iniziare, non aver timore di camminare davanti, di avanzare, perché rimanendo nelle retrovie i sogni si spengono. “Fate del vostro zaino una mongolfiera, ricordando che per arrivare a volare in alto bisogna prima imparare a camminare con i piedi per terra”. E noi con i piedi siamo arrivati fino a qui, con il nostro amore e la nostra fede abbiamo colorato questo luogo. È stato prezioso il sorriso delle persone che abbiamo incontrato, la loro gentilezza, la disponibilità; preziose sono state le esperienze che ci hanno unito, dal disfare i letti ogni giorno al razionare l’acqua, dall’orientarsi e perdere il conto dei chilometri al fare il bagno in una cascata dopo ore di cammino sotto il sole.

Siamo partire con un sogno nel cuore, un sogno entusiasta e sincero, condiviso, piccolo ma anche grande; un sogno che, insieme, abbiamo reso realtà, perché “se puoi sognarlo puoi farlo”. Tutti noi siamo artefici del nostro destino. Non importa l’età, ogni momento è buono per cominciare.

Per ognuno di noi, la vita ha in serbo qualcosa di grande: dobbiamo solo avere il coraggio di tirarlo fuori e viverlo.

Mariasole, Maria Giulia, Viviana e Irene di Montemerlo

accompagnate da Mariachiara, Beatrice, Maria, Martina