Anche quest’anno l’attesissimo Capodanno Caritas è andato alla grande! Ecco le testimonianze di tre giovani che hanno partecipato con grande entusiasmo:

“Perché di nuovo il Capodanno Caritas?”. Questa è stata  la domanda che mi risuonava nella mente quando è  arrivato il fatidico momento dell’anno in cui ti sale il panico perché non sai cosa fare il 31 dicembre. L’anno prima era stata una scelta facile, dettata principalmente dalla curiosità di fare qualcosa di diverso. Quest’anno invece la risposta è stata totalmente diversa e l’ ho trovata solamente il primo gennaio a festa conclusa. Ho scelto il Capodanno Caritas perché è un esperienza che ti fa sentire a casa dal momento dell’accoglienza fino alla conclusione della festa, è  un’esperienza che lascia molto e ti permette di entrare in contatto con realtà che ti sembrano sempre tanto lontane ma che così lontane non sono. Ed infine ho scelto il Capodanno Caritas perché è in occasioni come queste che riesco a cogliere la gioia e la misericordia del Signore.”

Anna

“Quest’anno ho scelto di partecipare al Capodanno Caritas perché sentivo di voler vivere qualcosa di diverso dal solito! E non potevo prendere decisione migliore! Che non posso che consigliare a tutti! Quello che di più vero mi porto a casa è la bellezza e la gioia nel vedere che, come me, tanti altri giovani e amici (della mia diocesi ma anche da altre) hanno fatto la mia stessa scelta! E questo testimonia la condivisione di valori profondi e positivi tra i giovani, testimonia la nostra vivacità, la nostra voglia di metterci in gioco andando incontro al prossimo e creando relazioni! Tutti i momenti sono stati fantastici, dalle testimonianze dei migranti la mattina, alla tombola con gli anziani nel pomeriggio, sino alla Messa la sera e la festa finale! Tutti momenti vissuti intensamente e insieme nell’amicizia! Insomma, non potevo avere un fine e un inizio anno migliore!”

Marco

“Per fortuna quest’anno ho scelto il Capodanno Caritas! Non avevo voglia delle solite feste, così ho trovato questa proposta..e, appunto, che fortuna! La cosa che più mi ha colpito è stato il servizio. Quel pomeriggio ho scelto di trascorrere il mio tempo con gli anziani e ciò che mi ricordo con gioia sono i loro occhi e, soprattutto, i loro nomi! Quanto è bello ricordare il nome delle persone! Condividere questa gioia con altri giovani poi mi ha dato proprio l’energia e la carica giusta per festeggiare alla sera!”

Gemma

Rivivi la giornata con il servizio mandato in onda dal TGR Veneto e tutte le foto!